GLI EFFETTI DI UNA MANCATA SEPARAZIONE NEI DISTURBI ALIMENTARI

L' IMPORTANZA DELLA SEPARAZIONE  

Mancando la dimensione della  separazione e personalizzazione subentra una  necessità di riconoscimento e partecipazione per omologazione. È su questo sfondo che si innestano, tra l’altro i disturbi alimentari, nonché le sempre più diffuse patologie della dipendenza,  che non sono più l’espressione di un movimento separativo, quanto di un’angosciante adesione alle richieste dell’Altro.

L’anoressia e la bulimia, sono due facce di un'unica medaglia che è quelle del rifiuto dell’Altro sociale e familiare. L’alterazione del rapporto col cibo è pertanto solo un manifestazione di un disagio, di un angoscia eccessiva che si manifesta in  tutte le  relazioni del soggetto (non ultima quella col proprio  corpo ) e che finisce col rendere necessario il  rifiuto Mancando questo Altro regolatore, l'anoressica è come esposta ad una sorta di cannibalismo dell'Altro.

Il soggetto preferisce chiudersi in un proprio mondo rassicurante fatto anche di sofferenze ma che forniscono una sorta di ancoraggio, di approdo,noto e sicuro,che fa ostacolo alla domanda di cura. L’anoressica,ad esempio, non vuole disfarsi del sintomo a cui tiene più di stessa .Un sintomo che va accolto dal terapeuta, come la soluzione che il soggetto a saputo trovare alle sue sofferenze, il punto di ancoraggio delle sue fragilità. Il lavora della cura servirà a  traghettarlo verso approdi più sicuri dove sia possibile abbandonare questa dimensione autoreferenziale .